Gruppi di Studio o di Indagine

 


 Il cittadino delle democrazie odierne non ha grandi possibilità di intervenire nell’amministrazione della cosa pubblica, anche se abbiamo ripescato più di duecento anni fa, dal lontano passato, parte di quell’invenzione greca che si chiama democrazia. A causa delle dimensioni degli stati e del numero dei cittadini, purtroppo, una democrazia diretta sembra difficilmente realizzabile: non siamo più nell’Agorà ateniese, dove comunque su 10.000 cittadini votanti vi erano 200.000 schiavi, le donne e gli stranieri che non avevano diritto di accedere alla democrazia.
Questo tipo di democrazia aveva però una peculiarità che è venuta a mancare oggi nella maggioranza dei cittadini: l’impegno politico personale, la disponibilità da parte di tutti ad occuparsi dell’amministrazione pubblica. Volendo utilizzare la democrazia all’interno di grandi territori abbiamo allora, durante la rivoluzione atlantica, scelto la democrazia rappresentativa e abbiamo delegato anche questo aspetto, l’impegno politico personale, dando mandato ad un partito di fare ciò.

 

Ora che le moderne tecnologie permettono di superare il limite dell’ampiezza del territorio tramite la comunicazione via web, è il momento di riprendersi la responsabilità dell’agire politico nel senso dell’amministrazione della cosa pubblica, perché l’agire in senso del potere, cioè quello del capo, quello del partito, così tipico della democrazia rappresentativa , lo dobbiamo escludere, eliminare.

 

Ricompare qui il mandato imperativo, la delega del cittadino sovrano ad un delegato.  La formula può sembrare vetusta, ma è l’unica possibile anche se, con alcuni accorgimenti, andremo a stemperare la tanto temuta “dittatura democratica”. Con l’eliminazione del limite territoriale della democrazia diretta, cioè la sua caratteristica di istituto locale, tramite il web, vado a creare un nuovo potenziale limite che è la moltitudine dei partecipanti.

Per aggirare anche questo ostacolo vi sarà interposto un filtro, verrà effettuata una decantazione tra delegante e delegato parlamentare, perché è ovvio che 654.589 deleganti non possono per comprensibili motivi, ognuno per conto proprio, dare istruzioni a 8 delegati!

Per questa mediazione propongo commissioni o gruppi di studio  (GDS) specializzati nei vari settori interessati,  costituiti da specialisti  e  da studiosi che guidano il delegato  sulla falsariga delle commissioni di partito o di dipartimenti tematici che dir si vogliano e rendono conto all’elettore  del proprio operato e di quello del parlamentare eletto dall’Unicivium.

 

Questi tre elementi costitutivi dell’Unicivium, ELETTORE- G.D.S. - PARLAMENTARE ELETTO, oltre ad avere  delle regole e delle prerogative ben delineate, in modo che non si possano mai formare all’interno dell’Unicivium un capo o un’oligarchia o un gruppo di potenti che possano prendere il sopravvento ed esautorare il cittadino, come succede ora, sono i pilastri non della democrazia, ma del nuovo metodo democratico.

 

I compiti.

 

I gruppi di studio hanno il compito di:

 

a- raccogliere le proposte di singoli elettori, elaborarle anche con l’aiuto esterno di esperti, in seguito sottoporle all’approvazione generale dell’Unicivium ed inoltrarle infine al parlamentare eletto per l’iniziativa di legge,

 

b-  assistere il parlamentare  dell’Unicivium  nelle sue attività,

 

c- proporre leggi relative al raggiungimento degli scopi  dell’Unicivium, dopo gli opportuni approfondimenti avvalendosi anche del contributo di esperti esterni, se necessario.

 

d- rendere conto agli elettori, tramite pubblicazione in rete, dell’esito di ogni qualsivoglia attività parlamentare,

 

e- proporre cariche istituzionali, ministeriali e di sottogoverno, sempre soggette all’approvazione degli elettori,

 

f- proporre cariche amministrative, sempre soggette all’approvazione degli elettori,

 

Nulla deve essere segreto, tutto deve essere palese.

 

Composizione dei gruppi di studio­.

 

Sono composti da donne e da uomini provenienti dal mondo universitario, da specialisti e da esperti di giurisprudenza, di finanza, di economia e di altri settori, non ultimo da psicologi , psico-pedagogisti ed esperti di marketing, insomma tutta l’intellighènzia disponibile ai fini della formazione degli specifici  gruppi di studio necessari che si andranno a costituire.


 


Metodo di elezione dei gruppi di studio.

 

   I candidati ai gruppi di studio vengono proposti dagli elettori e da essi votati. Ogni GDS deve essere composto da un numero dispari di componenti, per facilitare l’approvazione dei lavori. Tutti i prodotti del lavoro dei GDS vanno sottoposti al voto degli elettori deleganti prima di essere trasformati in proposte di legge, in comunicazioni ufficiali e così via.

Non esiste un presidente del GDS.  Si può ipotizzare un organizzatore con il ruolo di coordinamento, eletto per 4 mesi all’interno del GDS stesso.

Non hanno diritto alla partecipazione donne e uomini con un passato caratterizzato da attività politica o di potere, da attività mediatica o ecclesiastica/confessionale, e non devono essere comunque ed in nessun modo persone che hanno avuto grande visibilità mediatica.

Caratterialmente tali persone provenienti dalle attività citate, anche se molto intelligenti ed istruite, hanno tutte una forte spinta “all’espansione dell’io” e al prevalere sugli altri, caratteristiche fondamentali nella struttura psicologica del capo  che con l’Universitas si vuole assolutamente escludere, visto che la sovranità sta nell’elettore certificato.

L’attingere all’intellighènzia anonima del mondo professionale ed universitario per individuare persone che hanno la volontà di costituire gruppi di studio è indispensabile se si vogliono dei DGS autonomi e liberi da pressioni esterne. Occorrono persone che non hanno fatto campagna elettorale, non hanno speso parola, non hanno clientela da soddisfare, nè contropartite da dare. Persone che non rischiano di subire attacchi politici esterni, di doversi difendere da tentativi di discredito in base alla loro precedente attività politica o amministrativa.

Può sembrare eccessivo, ma consiglio comunque di dare un’occhiata attenta alla vita privata del candidato in fase di candidatura.


Limitazione del componente dei GDS.

 

Il componente dei GDS non può essere eletto con la carica di parlamentare, nè con altre ca-riche istituzionali, governative o amministra-tive, nè durante l’appartenenza al GDS, nè dopo. Rientra in questa limitazione anche il parlamentare che, finito il suo mandato, sia stato eletto come membro di  un GDS.

 

Durata del mandato al GDS.

 

  I componenti del DGS  sono degli ottimi professionisti, illustri sconosciuti, che dopo la loro opera durata tre anni ritornano al loro mondo civile, pur rimanendo elettori dell’Unicivium.

Essi realizzano una mediazione tra l’elettore certificato ed il parlamentare dell’Unicivium eletto, raccogliendo ed elaborando le richieste del primo ed inviando il sunto, sotto forma di stesura di legge, al secondo.


 

Ubicazione dei GDS.

 

La riunione dei GDS avviene in videoconferenza in modo che  sia possibile a tutti cittadini interessati seguire in video e/o in audio i lavori dei GDS, ma senza possibilità di interferenza.

Al gruppo di studio non servono sedi se non una sede ufficiale richiesta dalla legge elettorale per motivi amministrativi e logistici.

Le riunioni avvengono tramite conferenze nel web e si può decidere se la partecipazione in solo audio ai lavori sia accessibile anche al pubblico in generale oltre che all’elettore certificato.

Le proposte e le delibere dei GDS vengono in tutti casi pubblicate sul sito dell’Universitas in modo accessibile a tutti.

 

Rotazione ed ampliamento.

 

I componenti di ogni GDS sono eletti per la durata di tre anni, onde evitare il formarsi di gruppi di interesse. Il numero dei componenti di un GDS deve essere stabilito in base alle esigenze, comunque in un numero di membri che sia dispari e multiplo di tre per facilitare l’esito delle votazioni.

Al fine di iniziare la rotazione dei componenti di un DGS, ci sarà un’estrazione a sorte annuale, nei primi due anni, di un terzo di essi. Il terzo, annualmente estratto, lascerà l’incarico per permettere l’ingresso a nuovi membri, nella stessa quantità. L’estrazione del secondo anno non riguarderà ovviamente i membri subentrati l’anno precedente. Alla fine del terzo anno non vi sarà necessità di estrazione a sorte, in quanto l’ultimo terzo uscirà dal gruppo per scadenza di mandato.

Questa procedura permetterà:

A) - di avere un ricambio di nuove energie mentali, lasciando parte delle persone che hanno acquisito esperienza negli anni precedenti,

B) – di evitare la formazione di élites, di grupi di pressione e di lobbies originate da una collaborazione continua delle stesse persone.

 

Rielezione.

 

I componenti possono essere rieletti nel GDS dopo 4 anni di assenza a condizione che non abbiano intrapreso nel frattempo attività politica, partitica o mediatica.

 

Estrazione a sorte.

 

Sarebbe opportuno creare un “serbatoio” di potenziali componenti disponibili alla partecipazione ai GDS, dal quale estrarre a sorte periodicamente un certo numero di componenti da affiancare agli eletti, invece di eleggerli, sempre che  essi siano in possesso dei requisiti  previsti per i componenti eletti.

 

Scioglimento del gruppo di studio.

 

Un gruppo di studio può essere sciolto in quanto ha terminato il suo compito. In questo caso tutti i componenti dei GDS in causa firmano lo scioglimento.

Può verificarsi la condizione che un gruppo di studio debba essere sciolto per incompatibili-tà, per esempio dopo che una proposta sottoposta al voto degli elettori sia stata respinta per la terza volta. L’incompatibilità è palese; vengono immediatamente attivati i meccanismi di blocco per l’accesso telematico all’Unicivium dei componenti in questione. Da parte di chi? Da parte del GDS preposto al web su richiesta dello tesso GDS uscente. Se quest’ultimo non lo fa avviene l’ostracismo. Una volta creato il nuovo GDS, i componenti del GDS sciolto riavranno i loro diritti come elettori.

 

Pubbliche relazioni.

Gli unici strumenti di cui dispone  il gruppo di studio (GDS) per relazionare con l’esterno sono i rendiconto del suo operato pubblicati sul  suo sito.

I componenti del GDS non hanno diritto di parlare a nome dell’Universitas civium e sconsiglio il rilascio di interviste da parte loro a titolo personale, nonché la partecipazione, sempre a titolo personale, a talkshows televisivi o radiofonici.

 

I GDS non sono  e non hanno titolo per fare i portavoce dell’Unicivium. Essendo la sovranità dell’elettore, solo questi ha il diritto di parlare dell’Unicivium, ma a titolo personale, perché comunque non è in grado di esprimere il pensiero di tutti i componenti dell’aggregazione.

 


Pubblici relatori.

 

Non si dovrebbero creare dei portavoce perché chi vuole informazioni relative all’Unicivium le trova in rete, accessibile a tutti, senza utilizzo di login e passwords, tuttavia se dovesse sorgere la necessità di rendere noti i contenuti dell’Unicivium o dei lavori di questo o quel GDS, in congressi o tramite mass media, è consigliabile individuare persone capaci di dialettica che al bisogno potrebbero formarsi con training di psicologia della comunicazione.

Questo ruolo comunque precluderà loro in futuro qualsiasi attività nei GDS o come parlamentari.

I Pubblici Relatori, non più di tre, saranno eletti e revocati dagli elettori secondo le necessità e potranno svolgere tale funzione per non più di tre anni. Essi non dovranno avere un passato politico o mediatico e andranno designati ed ingaggiati di volta in volta per evitare che diventino figure leader. L‘elezione e la revoca di questi deve essere ben evidenziata pubblicamente in modo che si sappia chi ha e chi non ha più diritto di parlare in nome dell’Unicivium.

I Pubblici Relatori non avranno in nessun caso incarico istituzionale.

 

Attività sociale del GDS.

 

E’ auspicabile che i componenti dei GDS partecipino a manifestazioni, a mobilitazioni della società civile, a vari stati generali o a specifici incontri indetti dalle realtà locali, dove avviene anche un contatto fisico utile per rinforzare l’aggregazione e l’appartenenza, in quanto ciò è necessario ai più per una valorizzazione dell’identità del gruppo.

In detti momenti i componenti dei GDS non debbono assumere una posizione di rilievo, in quanto tutte le persone partecipanti sono elettori alla pari. Psicologicamente, se il convivio è prettamente dell’Unicivium, propongo un emiciclo tipo teatro greco o romano con al centro gli eletti, piuttosto che un palco rialzato con le “eccellenze” bene in mostra.

 

Rappresentanza pubblica, rappresentanza istituzionale e temporanea dell’Universitas civium.

 

C’è la necessità ufficiale che L’Unicivium, a causa dell’attuale legge elettorale, abbia dei pubblici rappresentanti, una sede ed abbia eseguito delle procedure di ufficializzazione, come congressi fondativi e così via.

Questi pubblici rappresentanti, il presidente del partito, il segretario ed il tesoriere possono essere eletti pro tempore ed avere un mandato similare a quello dei pubblici relatori o della rappresentanza istituzionale.

Vi sono occasioni nella vita parlamentare dove è necessario avere una rappresentanza istitu-zionale. Questa occasione è ad esempio la consultazione del capo dello stato con i vertici dei partiti. In queste occasioni l’Unicivium elegge da una rosa ristretta di 5 nomi, non appartenenti né ai GDS e né ai parlamentari, con la maggioranza dei voti dei 2/3 degli elettori, un rappresentante pro tempore, al quale l’incarico scade nel momento stesso in cui esso è stato portato a termine.

 

Risorse ed investimenti.

 

In una prima fase sarà necessario far fronte a delle spese limitate. Dato che tutto avviene via web, non sono necessari il volantinaggio, i gazebo, l’attacchinaggio dei manifesti, la campagna elettorale, i convegni, i viaggi in autobus o in treno per l’Italia, le spedizioni di lettere agli elettori potenziali e neanche  i muri imbrattati da graffiti inneggianti.

Questo modo di operare evidenzia la novità che lo distingue

Qualcosa vi è sicuramente da fare: attivare un sito nazionale efficiente per poter gestire le votazioni interne con password e sistemi di sicurezza similari a quelli utilizzati per l’online banking, attivare siti locali o di comprensorio, presentare fisicamente le liste elettorali, preparate dai GDS competenti, alle preture e quant’altro. Tutte queste operazioni comporteranno certamente un costo.

L’Unicivium utilizzerà  il rimborso delle spese elettorali, dopo l’elezione dei suoi candidati in parlamento, per coprire le spese iniziali anticipate dai partecipanti e le spese di manutenzione e di ampliamento della struttura web, nonché le spese per la raccolta delle firme e per la fondazione dell’aggregazione.

 


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